Benvenutə a un nuovo appuntamento con Rassegnati. Dopo tanta progettazione e riflessioni, la rubrica che accompagna i miei sabati da più di due anni è ormai una newsletter.
Oggi vi racconto del ritiro del Progetto Adulti Cristiani LGBT a cui ho partecipato: com’è andata, cosa abbiamo fatto e cosa significa - per me - l’esistenza di uno spazio sicuro e di crescita per le comunità marginalizzate.
Ma non solo! Breve reminder di cosa troverete ogni fine settimana:
il riepilogo di una notizia che ha scaldato la stampa e i social e di com’è stata raccontata o l’analisi di un evento recente;
una listona delle cose che ho scritto e/o pubblicato durante la settimana;
gli eventi pubblici in cui possiamo incontrarci.
Questa non è solo una newsletter, ma un modo per contribuire alla costruzione di una comunità di persone capaci di leggere il mondo attorno a sé. Se ti piace Rassegnati, se la trovi utile, se credi che possa essere interessante, condividila con chi hai attorno. Aiutami a crescere!
Il potere del separatismo
Mi ricordo la prima volta che ho sentito parlare dei gruppi italiani di persone cristiane queer. Ѐ stato subito dopo essere entrata in contatto con il femminismo cattolico. Mi sono detta: “Ma allora c’è uno spazio per tuttə dentro la Chiesa”. Uno spazio in cui non solo sapersi presenti, ma potersi vedere.
Ecco, questo è il potere del separatismo. Non di un separatismo fino a se stesso, ma che permette di costruire strumenti con cui poi vivere nella società completa. La sua radice storica trae profondamente vigore dagli anni ‘60 e ‘70, in cui fioriscono il femminismo e i movimenti LGBTQ+.
Le comunità marginalizzate trovano nell'autonomia un modo per sviluppare solidarietà, cultura e politiche che rispecchiano le loro esigenze uniche. Il separatismo è stato e continua a essere fondamentale nel promuovere l'autodeterminazione e nell'incoraggiare una maggiore consapevolezza delle disparità sociali. Ѐ un modo per vedersi, sentire storie simili alla propria, costruire una consapevolezza che poi, nella società intera, diventa una lente importante con cui guardare il mondo.
A partire da queste basi vi racconto che lo scorso fine settimana sono stata a Roma, al ritiro del Progetto Adulti Cristiani LGBT (da qui PAC) per un confronto con suor Maria Luisa Berzosa e padre Pino Piva sul Sinodo. Ed è stato straordinario ❤️🌈
Innanzitutto sono ricolma di gratitudine per essere stata coinvolta e accolta con tanto calore. Grazie in particolare a Paolo Spina che si è fatto voce della proposta del PAC (e con cui non ho nemmeno una foto, ahimè).
Per me questa giornata è stata un'occasione preziosa di confronto. Maria Luisa Berzosa e Pino Piva sono statə illuminantə. Ci hanno offerto un cambio di prospettiva: non serve cercare l'approvazione della Chiesa per le nostre esistenze. Noi siamo già Chiesa. Non parliamo di ponti da costruire (che sottintendono due sponde contrapposte) o di accoglienza, ma di riconoscimento. Il riconoscimento che serve alla Chiesa per rendersi conto di chi sono le sue figlie e i suoi figli.
E l'essere figlə di Dio non avviene a dispetto della nostra identità ma a ragione di essa. Dio non ci ama anche se siamo donne, queer, BIPOC, disabili, poverə, ma ci ama anche perché siamo donne, queer, BIPOC, disabili, poverə. Lo stesso dovrebbe valere per la nostra posizione nella Chiesa. Nessunə deve arrogarsi il diritto di riporci al nostro posto perché occupiamo già il nostro posto: uno spazio legittimo.
La condivisione con le e i partecipanti, fatta di parole ma anche di sguardi complici, è stata una ricchezza. Conosciamo le fatiche reciproche, la frustrazione di viaggiare a un ritmo che l'istituzione non conosce, ma anche il desiderio di restarci dentro.
La cosa più difficile non è iniziare un percorso, ma restarci
ci ha infatti ricordato Maria Luisa Berzosa.
Infine, abbiamo aperto la giornata con una preghiera e chiuso con la messa. Già partivo con un senso di leggerezza: una volta tanto ero sicura che non avrei sentito frasi discriminatorie. E poi quanta potenza nel leggere i testi sacri, i canti e la liturgia in una chiave che ci permette di riconoscerci. Finalmente una messa che è stata anche eucaristia.
Torno a casa pensando: "E noi, tuo popolo, siamo qui". Perché questo è il momento e il momento migliore.
Qui alcune foto:
A proposito del PAC, vi segnalo uno dei numerosi servizi che porta avanti insieme alle altre componenti dell’associazione La Tenda di Gionata. Si tratta di Mi fido di te, uno sportello d’ascolto, che rispetta la privacy delle persone con cui entra in contatto.
Sei un cristiano LGBTQ+ alla ricerca di un prete o di una religiosa con cui poter dialogare o aprirti? Sei un genitore cattolico che ha scoperto che suo figlio o sua figlia è LGBTQ+ e non sa cosa fare? Senti il bisogno di confrontarti con una persona o una coppia cristiana LGBTQ+?
Allora contatta il servizio di ascolto Mi fido di te, curato dai volontari (formati) del Progetto Giovani Cristiani LGBT e dell’associazione La Tenda di Gionata. Manda una mail all’indirizzo mifidodite@gionata.org e troverai qualcunə prontə ad ascoltarti e accompagnarti nei modi che credi.
Avete già fatto lo Spotify wrapped?
Noi di Cristianə a chi? sì e vogliamo ringraziare di cuore tutte le persone che ci hanno ascoltate nel 2023 (e negli anni precedenti) 💙
Grazie per il supporto che ci date, per i feedback, i racconti, i confronti. Siamo orgogliose di aver viaggiato in 21 Paesi e di aver duplicato il nostro pubblico.
Per sostenerci, potete sempre offrirci un caffè su Ko-fi. Per un podcast indipendente come il nostro vuol dire molto.
Stay tuned perché sono in arrivo ✨grosse✨ novità! Quindi non dimenticatevi di seguirci su Instagram e di ascoltarci su Spotify.
Ieri è stata la Giornata mondiale contro l'AIDS. In tutta Italia sono stati allestiti degli spazi per i test per l'HIV gratis, rapidi e anonimi. Il tutto in aggiunta ai checkpoint in cui si può accedere al test tutto l'anno, che Marco Bastian Stizioli ha mappato in un numero della sua newsletter
.Anche a proposito di prevenzione, come insegnanti ci interroghiamo costantemente su ciò che le nostre classi sentono il bisogno di affrontare. In particolare, cosa affrontano durante i percorsi di educazione sessuale (se presenti a scuola)? E cosa vorrebbero imparare?
La prof.ssa Martina Poli (che tra le altre cose è anche mia amica e collega ❤️) sta quindi diffondendo un questionario anonimo a cui chiunque può rispondere per capire quali argomenti sono stati trattati - a scuola - in merito all'educazione alla sessualità e all'affettività e quali avreste voluto toccare.
Potete compilarlo qui. Non ci sono limiti di età per partecipare a questa raccolta dati.
Listona
Cosa ho fatto questa settimana?
Ho ascoltato e recensito Eco in cuffia, il podcast dell'Istituto Duchessa di Galliera (Genova) dedicato all'affermazione di genere. Nel primo episodio sono coinvolt* anche due insegnanti non binary, che raccontano quali scelte linguistiche adottano a scuola e quali difficoltà incontrano.
Ho partecipato, a Roma, al ritiro del Progetto Adulti Cristiani LGBT per un confronto con suor Maria Luisa Berzosa e padre Pino Piva sul Sinodo.
Disubbidisci, l'evento ispirato a Stai zitta di Michela Murgia, ha avuto una seconda data. Io e l’attrice Clara Bonomi, alternando speech divulgativo e lettura teatralizzata, abbiamo continuato a riflettere sulla violenza di genere.
Ci vediamo in giro!
Dimmi dove e quando.
Lunedì 11 dicembre Marco Bastian Stizioli sarà ospite del collettivo Assenze ingiustificate per parlare di prevenzione combinata. Abbiamo organizzato questo evento per costruire una scuola libera dalla censura e attenta alla salute. Anche sessuale. Saremo alle 20.00 al Porto delle culture (BS) e in diretta YouTube:
Per oggi è tutto!
Grazie per essere arrivatə fino a qui. Ci risentiamo la settimana prossima 🔥