Benvenutə a un nuovo appuntamento con Rassegnati. Per chi si fosse persə le puntate precedenti c'è una novità. Finalmente, dopo tanta progettazione e riflessioni, la rubrica che accompagna i miei sabati da più di due anni ha cambiato forma ed è diventata una newsletter!
Rassegnati è la rubrica settimanale che seleziona un fatto degli ultimi giorni per mostrare com’è stato riportato dalla stampa italiana. Tra strategie comunicative ed errori, viene svelato il filtro che copre ogni notizia. Oggi parliamo della giornata che ha diviso a metà la settimana e ha infiammato - in modi diversi - il web: l'8 marzo.
Ma non solo! Breve reminder visto che siamo ai primi numeri della newsletter. Ogni sabato troverai:
il riepilogo di una notizia che ha scaldato la stampa e i social e un’analisi di com’è stata raccontata (con annesso video YouTube);
una listona delle cose che ho scritto e/o pubblicato durante la settimana;
gli eventi pubblici in cui possiamo incontrarci.
Questa non è solo una newsletter, ma un modo per contribuire alla costruzione di una comunità di persone capaci di leggere il mondo attorno a sé. Se ti piace Rassegnati, se la trovi utile, se credi che possa essere interessante, condividila con chi hai attorno. Aiutami a crescere!
L’8 marzo tutti i giorni
Guarda il video di Rassegnati 👇🏼
In vista dell’8 marzo le redazioni e le/i social media manager si preparano per preparare il contenuto perfetto. Si punta sull’identità della testata, ma anche sull’originalità, sul taglio tra l’accattivante e l’insolito capace di attirare il click di chi legge. Naturalmente ciò è avvenuto anche durante l’8 marzo 2023. Vediamo alcuni casi interessanti!
Si parte dall’Ansa, che come al solito propone un articolo molto conciso. I pezzi di questa testata sono sempre rapidi e per l’occasione si trasforma quello che dovrebbe essere un approfondimento in un collettore di altri articoli. Dopo un paragrafo introduttivo in cui - in pochissime righe - si identificano come problemi principali la violenza di genere e la scarsa rappresentanza politica, si elencano (con tanto di link, naturalmente) altri interventi dell’Ansa. Delle variazioni sul tema, in sostanza. Alcuni di questi articoli sono anteceduti da un breve cappello introduttivo.
Ben diverso è l’articolo del Fatto Quotidiano inserito nella sezione Blog, quindi quella più informale e personale. Il titolo è eloquente: “8 marzo, la lotta più dura è contro il patriarcato che sta in ogni donna”.
Si prende il via dalla classifica del World Economic Forum, secondo la quale l’Italia si colloca al 63° posto a livello globale per parità di genere. L’articolo passa poi alla lotta che viene vista come più difficile: quella interiore. Si tratta del dissidio che nasce nella nostra mente quando iniziamo a osservare il mondo con le lenti femministe. Un conflitto che ogni donna può fare
per scoprire dentro di sé, poi per cercare almeno un po’ di contenere, infine, se e quando ce la fa, per scardinare i valori, le gerarchie mentali, i pregiudizi e presupposti silenziosi e infidi che la mantengono frenata, un passo indietro e in qualche modo e misura sempre almeno un po’ rinunciataria rispetto all’uomo di turno.
La porzione finale dell’articolo si concentra sulla sfera relazionale e parentale, evidenziando la necessità di riconoscere i meccanismi sessisti anche (e soprattutto) nelle dinamiche che ci legano alle persone a noi più vicine.
Facciamo un salto fuori dalla bolla con Il Resto del Carlino. La testata racconta con enfasi ed entusiasmo l’iniziativa del circolo ricreativo Auser Giulio Cesare di Gatteo Mare. Alla cena dell’8 marzo tutto il personale di sala e cucina era maschile, così da servire le 55 donne che hanno cenato nel locale e ricevuto la mimosa all’ingresso. “L’originale idea del circolo Auser è stata molto apprezzata dalle tante signore” ed è dipinta come un elegante rovesciamento dei ruoli di genere, che hanno ripreso il proprio corso il giorno successivo.
Infine Il Corriere della Sera fa un approfondimento storico-sociale sulla Giornata internazionale dei diritti della donna, che viene però chiamata nel titolo “Festa della donna”. Si rintracciano le sue origini proletarie, socialiste e comuniste e spiega che la mimosa è un simbolo tutto italiano, legato alla lotta partigiana. Tra l’altro a questo ho dedicato un video anche io sul canale YouTube.
Per concludere, vi lascio uno scatto della manifestazione per l’8 marzo organizzata da Non Una Di Meno a cui ho partecipato a Brescia.
Listona
Cosa ho fatto questa settimana?
Ho diffuso un po’ di passione per i paesi iberici.
Ho intervistato Paola Bocci, consigliera PD Lombardia, a proposito di quote rosa ed elezioni regionali.
Ho finalmente pubblicato il bookhaul di febbraio.
Ho discusso con Mara Ghidorzi di Unione Popolare, Renata Polverini ex segretaria generale di UGL ed Elena Comelli di Sinistra Italiana di sciopero e 8 marzo.
Ho parlato di aborto all’interno dell’episodio 4x05 di Cristianə a chi?.
Ho cercato di rispondere alla domanda “Ma come fai a leggere così tanto?”.
Ci vediamo in giro!
Dimmi dove e quando.
Stasera, sabato 11 marzo (17.00) a Gallarate (VA), parteciperò con la teologa Alice Bianchi a Filosofarti per un intervento su femminismo, fede cristiana e società. Potete ascoltarci in streaming seguendo questo link.
Grazie alla collaborazione con la libreria Antigone, come comitato del LGBT+ History Month abbiamo organizzato l’evento lancio della seconda edizione. Si terrà giovedì 30 marzo (18.30) presso la Casa dei Diritti di Milano. La partecipazione è gratuita, basta registrarsi.
Per oggi è tutto!
Grazie per essere arrivatə fino a qui. Ci risentiamo la settimana prossima 🔥