Multe fino a 100mila euro per le parole straniere?
La proposta di legge di Fratelli d'Italia contro i forestierismi
Benvenutə a un nuovo appuntamento con Rassegnati. Per chi si fosse persə le puntate precedenti c'è una novità. Finalmente, dopo tanta progettazione e riflessioni, la rubrica che accompagna i miei sabati da più di due anni ha cambiato forma ed è diventata una newsletter!
Rassegnati è la rubrica settimanale che seleziona un fatto degli ultimi giorni per mostrare com’è stato riportato dalla stampa italiana. Tra strategie comunicative ed errori, viene svelato il filtro che copre ogni notizia. Oggi parliamo della proposta di legge di Fratelli d'Italia contro i forestierismi.
Ma non solo! Breve reminder visto che siamo ai primi numeri della newsletter. Ogni sabato troverai:
il riepilogo di una notizia che ha scaldato la stampa e i social e un’analisi di com’è stata raccontata (con annesso video YouTube);
una listona delle cose che ho scritto e/o pubblicato durante la settimana;
gli eventi pubblici in cui possiamo incontrarci.
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Multe fino a 100mila euro per le parole straniere?
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Il primo firmatario di questa proposta di legge è Fabio Rampelli, deputato di Fratelli d’Italia e vicepresidente della Camera. Gli obiettivi: rendere obbligatoria la lingua italiana per le comunicazioni pubbliche e il ricorso a traduzione o interpretariato per ogni manifestazione ed evento. In aggiunta si ipotizza il divieto di usare sigle o denominazioni straniere per ruoli aziendali, a meno che non possano essere tradotti. Infine si tollererebbero i corsi in lingua straniera nella scuole e nelle università solo se motivati dalla presenza di studenti stranieri (termine non meglio specificato).
Sembra un pesce d’aprile ma non lo è. Il tutto per salvaguardare - sulla carta - l’identità e la lingua nazionale. La violazione di questi obblighi comporterebbe sanzioni da 5mila a 100mila euro. Naturalmente la proposta è ancora a uno stadio iniziale, quindi non è affatto detto che venga attuata.
La proposta di legge è stata formulata il 23 dicembre 2022, ma la notizia ha fatto recentemente il giro del web e i meme, naturalmente, non si sono fatti mancare.
Al di là del carattere quasi comico di questa PDL, è significativo per comprendere alcune tendenze politiche e culturali presenti in Italia.
Come ne ha parlato la stampa italiana?
Partiamo dal Sole 24 Ore, che raccoglie una serie di dichiarazioni in risposta alla proposta di legge. Innanzitutto vengono riportate le reazioni del Movimento 5 Stelle - riprese da tutte le testate e sui social -, ricche di perplessità e dal tono canzonatorio:
Pensavamo di averne viste già molte di proposte sconclusionate e al limite del ridicolo da parte di questa maggioranza, ma quella che giunge con apposito disegno di legge da parte del vice presidente della Camera Rampelli le batte tutte. L’alfiere di Fratelli d’Italia porta in Parlamento una crociata contro i “forestierismi”, prevedendo sanzioni da 5.000 a 100.000 euro per chi dovesse violare l’italico idioma. Peccato che sia proprio il suo governo ad aver istituito il Ministero del “made in Italy”. Rampelli denuncerà il collega di partito Urso che è a capo di un siffatto ministero, tanto incline al forestierismo perfino nel suo nome?
Si passa poi il microfono all’Accademia della Crusca, che pur non stabilendo norme linguistiche da rispettare resta un punto di riferimento per l’italiano contemporaneo. Il presidente dell’Accademia Claudio Marazzini si dimostra scontento della proposta di legge, affermando:
La proposta di sanzionare l’uso delle parole straniere per legge, con tanto di multa, come se si fosse passati col semaforo rosso, rischia di vanificare e marginalizzare il lavoro che noi, come Crusca, conduciamo da anni allo scopo di difendere l’italiano dagli eccessi della più grossolana esterofilia, purtroppo molto frequente.
Anche La Repubblica riporta l’interrogativo canzonatorio formulato dal M5S. In apertura, però, passa in rassegna con precisione gli 8 articoli che costituiscono questa PDL. Uno per uno vengono citati e brevemente analizzati.
L’Huffington Post ricorda che Rampelli non ha firmato la proposta da solo, ma accompagnato da una ventina di deputati del proprio partito. Inoltre si sottolinea che il vicepresidente della Camera si muove da tempo su questo fronte. Numerosi sono stati i tentativi, anche nelle legislature precedenti, presentati con il fine di “salvaguardare la lingua italiana”. Si è spinto addirittura a proporre l’istituzione di un “Consiglio superiore contro l’abuso di lingue straniere”.
La sua battaglia contro i forestierismi è quindi lunga e viene comparata dalla testata con ciò che sta accadendo all’estero. Misure simili, infatti, sono entrate in vigore in Francia e Spagna.
Infine anche l’articolo dell’AGI adotta un taglio simile, volto a porre in relazione questa PDL di Rampelli con il resto della sua carriera politica. Il vicepresidente della Camera fornisce anche dei dati a suo sostegno: secondo le ultime stime dal 2000 ad oggi “il numero di parole inglesi confluite nella lingua italiana scritta è aumentato del 773 per cento: quasi 9.000 sono gli anglicismi attualmente presenti nel dizionario della Treccani su circa 800.000 parole in lingua italiana. Da un confronto tra gli anglicismi registrati nel dizionario Devoto-Oli del 1990 e quello del 2022, per esempio, si è passati da circa 1.600 a 4.000, il che porta a una media di 74 all'anno”.
Questo quadro viene visto come degradante e pericoloso per la lingua italiana da una posizione politica e culturale che evidentemente non prende in considerazione il carattere mutevole proprio delle lingue. Trasformazioni e contaminazioni sono fenomeni che accompagnano il nostro modo di comunicare da sempre e che non possono essere messi al bando con la minaccia di una multa.
Listona
Cosa ho fatto questa settimana?
Ho consigliato un cult perché c’è sempre chi - come me - arriva dopo il successo di pubblico: The perks of being a wallflower di Stephen Chbosky, aka Noi siamo infinito.
Ho fatto finalmente uscire su YouTube la parte 2 del video Quanti libri leggo in un anno?
Ho partecipato - come membro del comitato del LGBT+ History Month Italia - all’evento lancio della nuova edizione. A Milano, con Lorenzo Bernini, Monica Romano, Katia Acquafredda, Felix Cossolo e tanti visi cari tra il pubblico. Qui alcuni scatti:
Ci vediamo in giro!
Dimmi dove e quando.
Insieme a Linda Garneri, educatrice professionista, modererò Ri-generiamoci, un ciclo di laboratori per riconoscere gli stereotipi e le discriminazioni di genere. Quattro incontri che si appoggiano alla modalità del cerchio e del confronto orizzontale. Il tutto a Passirano (BS) nello studio della psicologa Letizia Passarella. Per info e iscrizioni, trovate tutti i riferimenti nella locandina.
Martedì 4 aprile presenterò La fede molesta (la mia inchiesta sugli abusi sulle religiose nella Chiesa fumettata da Anna Cercignano) alla Libreria Nuova Rinascita di Brescia. È non sarò sola! Con me, infatti, presenteranno i loro lavori anche Sara Del Dot e Marta Bandirini (che si sono occupate di autismo con La bolla blu) e Margherita Allegri (che ha illustrato gli allevamenti intensivi, in collaborazione con Essere animali, per Gabbie alimentari). Modera l'incontro Nicole Brena.
Sempre il 4 aprile - ma solo per chi è iscrittə alla Scuola Comics di Brescia - terrò un workshop a partire da La fede molesta sul giornalismo a fumetti. Insieme a me ci saranno Sara Del Dot (che presenterà la sua inchiesta fumettata la sera) e alcunə insegnanti della Scuola.
In occasione del LGBT+ History Month, con Lo Spazio ed Eracle abbiamo organizzato La storia LGBT+ siamo noi. Ci saranno uno speech divulgativo (curato da me), la lettura teatralizzata di alcuni testi (a cura di Clara Bonomi) e un'esposizione fotografica (a cura di Lorenzo Passini). Il tutto con il patrocinio del Brescia Pride, che interverrà per un'introduzione. Mercoledì 12 aprile a Lumezzane (BS).
Per oggi è tutto!
Grazie per essere arrivatə fino a qui. Ci risentiamo la settimana prossima 🔥