Benvenutə a un nuovo appuntamento con Rassegnati. Per chi si fosse persə le puntate precedenti c'è una novità. Finalmente, dopo tanta progettazione e riflessioni, la rubrica che accompagna i miei sabati da più di due anni ha cambiato forma ed è diventata una newsletter!
Rassegnati è la rubrica settimanale che seleziona un fatto degli ultimi giorni per mostrare com’è stato riportato dalla stampa italiana. Tra strategie comunicative ed errori, viene svelato il filtro che copre ogni notizia. Oggi parliamo della misura introdotta da papa Francesco che ammette 40 donne al Sinodo con diritto di voto.
Ma non solo! Breve reminder di cosa troverai ogni sabato:
il riepilogo di una notizia che ha scaldato la stampa e i social e un’analisi di com’è stata raccontata (con annesso video YouTube);
una listona delle cose che ho scritto e/o pubblicato durante la settimana;
gli eventi pubblici in cui possiamo incontrarci.
Questa non è solo una newsletter, ma un modo per contribuire alla costruzione di una comunità di persone capaci di leggere il mondo attorno a sé. Se ti piace Rassegnati, se la trovi utile, se credi che possa essere interessante, condividila con chi hai attorno. Aiutami a crescere!
Voto alle donne cattoliche
Guarda il video di Rassegnati 👇🏼
Il Sinodo è il principale organo consultivo della Chiesa. Si riunisce periodicamente per discutere di svariati temi e consigliare il pontefice sulle sue azioni. Tradizionalmente è composto sì da vescovi di tutto il mondo, ma anche da membri che non sono vescovi. Durante le prossime sedute - ottobre 2023 e ottobre 2024 - potranno votare anche alcune donne.
I membri non vescovi saranno 70 e costituiranno circa il 20% del totale. Una metà sarà composta da donne, formando così il 10% dell’intero Sinodo. Come vengono scelte? Direttamente dal Papa da un elenco fornitogli dalle Riunioni Internazionali di Conferenze Episcopali (Ccee per l’Europa, Celam per l’America latina, Usccb con Cccb per il Nordamerica, Secam per l’Africa, Fabc per l’Asia, Fcbco per l’Oceania, Assemblea Patriarchi delle Chiese orientali).
Da anni le donne e in particolare le femministe cattoliche richiedevano la possibilità di voto all’interno del Sinodo. Fino a ora, infatti, i votanti (anche quelli non vescovi) sono sempre stati uomini.
In aggiunta le nuove misure introdotte da papa Francesco prevedono che non parteciperanno più come membri votanti dieci religiosi eletti dalle organizzazioni dei Superiori Generali, ma cinque religiosi e cinque religiose. In totale, quindi, le donne saranno 40.
Come ne ha parlato la stampa italiana?
Partiamo dalla Repubblica che sceglie come titolo: “Il Papa introduce le quote rosa nel Sinodo. Arrivano le ‘madri sinodali’: oltre 40 donne con diritto di voto”.
Viene spiegato il meccanismo tramite cui si introducono le votanti attraverso il parallelismo con le quote rosa e poi si riportano le parole di Jean-Claude Hollerich, relatore generale del sinodo:
Un cambiamento importante non è una rivoluzione: un cambiamento è normale nella vita e nella storia. Le rivoluzioni fanno vittime e noi non vogliamo fare vittime.
Viene infine fatta una panoramica delle trasformazioni che papa Francesco ha portato avanti per il sinodo nel corso del suo pontificato.
Un tono molto diverso è quello del Messaggero, che indica come titolo: “La svolta di Papa Francesco, al prossimo Sinodo ammette (finalmente) 40 donne con diritto di voto ma c'è chi grida al ‘golpe’”.
Per dare un’idea delle diverse modalità con cui la notizia è stata accolta, la testata scrive:
Naturalmente la svolta è stata lodata da Kate McElwee della Women's Ordination Conference, che si batte per le donne sacerdote. Di segno opposto gli strali del mondo conservatore di cui si fa portavoce un blog seguitissimo: Messainlatino.it: “Il politically correct fatto su misura è un pericoloso precedente per la Chiesa. Il documento finale potrebbe persino essere persino deliberativo e non consultivo. Il diavolo è sempre nei dettagli”.
Naturalmente in conclusione - ma solo in conclusione - si ricorda che questa trasformazione non rivoluziona la struttura di potere di cui è impregnata la Chiesa né la sua gestione.
Visto il tipo di notizia, diamo un’occhiata anche a com’è stata raccontata da Avvenire. L’articolo ha un tono molto pacato, mostrando l’evento nel modo più neutro possibile, senza celebrarlo come una conquista per i diritti delle donne nella Chiesa, né condannarlo come la cartina tornasole di una crisi.
Si spiega la costituzione del nuovo Sinodo, specificando per quanto riguarda le 40 donne votanti che “nella loro individuazione inoltre si dovrà tener conto ‘non solo della loro cultura generale e della loro prudenza, ma anche della loro conoscenza, teorica e pratica, oltre alla loro partecipazione a vario titolo nel processo sinodale’”.
Nonostante il carattere innovativo di questa trasformazione del Sinodo, l’accoglienza della notizia da parte del femminismo cattolico non è stata di solo entusiasmo. Ѐ chiaramente un successo per la divulgazione, la sensibilizzazione e l’advocacy che le donne cattoliche hanno portato avanti per anni. D’altra parte, però, 20 votanti su un totale di più di 300 membri è comunque una percentuale piccola di donne al Sinodo. Inoltre si tratta pur sempre di un organo consultivo, che non necessariamente arriva a influenzare in modo importante le decisioni del papa.
Lo spiega bene l’associazione Donne per la Chiesa in questo comunicato stampa:
Listona
Cosa ho fatto questa settimana?
Ho festeggiato il 25 aprile ascoltando e consigliando il podcast Mis(S)conosciute, che ogni anno dedica due episodi alla staffetta partigiana e alle donne della Resistenza.
Ho parlato con Silvia Baratella della Libreria delle donne di Milano, e con una coppia di papà appartenenti all’associazione Famiglie Arcobaleno dei pro e contro sulla GPA.
Ci vediamo in giro!
Dimmi dove e quando.
Mercoledì 3 maggio parlo di fake news, infodemia e accesso all’informazione nella biblioteca di Lumezzane (BS)
L’8 maggio sarò a Bagnolo Mella (BS) con Francesca Svanera - autrice di Rimase solo polvere - per parlare di come gli abusi e la violenza sono raccontati dai media.
Sempre a Bagnolo Mella (BS), la settimana dopo, presenterò La fede molesta, l’inchiesta sugli abusi sulle religiose scritta da me e fumettata da Anna Cercignano per La Revue Dessinée Italia.
Gli ultimi due eventi sono ospitati dal collettivo Gener.azioni.
Per oggi è tutto!
Grazie per essere arrivatə fino a qui. Ci risentiamo la settimana prossima 🔥