Benvenutə a un nuovo appuntamento con Rassegnati. Dopo tanta progettazione e riflessioni, la rubrica che accompagna i miei sabati da più di due anni ha cambiato forma ed è diventata una newsletter!
Rassegnati è la rubrica settimanale che seleziona un fatto degli ultimi giorni per mostrare com’è stato riportato dalla stampa italiana. Tra strategie comunicative ed errori, viene svelato il filtro che copre ogni notizia. Oggi parliamo della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Lisbona.
Ma non solo! Breve reminder di cosa troverai ogni sabato:
il riepilogo di una notizia che ha scaldato la stampa e i social e un’analisi di com’è stata raccontata;
una listona delle cose che ho scritto e/o pubblicato durante la settimana;
gli eventi pubblici in cui possiamo incontrarci.
Questa non è solo una newsletter, ma un modo per contribuire alla costruzione di una comunità di persone capaci di leggere il mondo attorno a sé. Se ti piace Rassegnati, se la trovi utile, se credi che possa essere interessante, condividila con chi hai attorno. Aiutami a crescere!
Cristianə alla GMG
Se in questi giorni avete seguito il profilo IG di Cristianə a chi? o il mio canale Telegram, vi siete sicuramente accortə che ho raccontato il mio viaggio verso Lisbona, dove si è tenuto l’incontro delle/dei giovani con il Papa, la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG).
Per capire meglio cos’è la GMG, leggi i Rassegnati delle scorse due settimane.
Un po’ di storia
Oggi parliamo un po' di storia. Come nasce la GMG? Perché? E dove si svolge principalmente?
La Giornata Mondiale della Gioventù nasce nel 1985, durante il pontificato di Giovanni Paolo II. Il papa ha promosso questa iniziativa secondo l'idea per cui le persone giovani sono il presente e il futuro della Chiesa, quindi hanno bisogno di uno spazio in cui interrogarsi e far sentire la propria voce.
Viene quindi fondata la "Sezione giovani" del Pontificio consiglio per i laici con il compito di organizzare l'evento. Dal 2016 questa competenza passa al nuovo Dicastero per i laici, la famiglia e la vita. Così rispondiamo anche alla domanda "Chi organizza la GMG?".
Le Giornate che più attirano l'attenzione dei media sono quelle internazionali, organizzate ogni 2/3 anni in diverse zone del mondo. In realtà ci sono anche delle Giornate a livello diocesano che si tengono con cadenza annuale, ma non mi soffermerò su queste.
La GMG nasce dopo due appuntamenti organizzati sempre da Giovanni Paolo II:
il Giubileo internazionale della gioventù del 1984 organizzato in occasione del 1950° anniversario della risurrezione di Cristo;
l'Anno internazionale della gioventù del 1985.
Insomma, il suo pontificato si era già concentrato sulla componente giovanile della Chiesa, quindi la GMG è la diretta conseguenza di questa linea d'azione.
Dove si sono svolte le GMG dal 1986 in avanti? Vi faccio un resoconto schematico.
Roma, 1986
Buenos Aires, 1987
Santiago de Compostela, 1989
Częstochowa, 1991 (che porta l'evento al di là della cortina di ferro, nell'ex blocco sovietico)
Denver, 1993 (gli USA sono così il primo Paese non a maggioranza cattolica ad ospitare la GMG)
Manila, 1995 (nel paese più cattolico dell'Asia)
Parigi, 1997
Roma, 2000 (è lo stesso anno del Giubileo e del World Pride, ospitati entrambi proprio dalla capitale italiana)
Toronto, 2002
Colonia, 2005 (la prima GMG con il papa successivo, Benedetto XVI)
Sydney, 2008 (si parla delle discriminazioni subite dagli aborigeni e della pedofilia nella Chiesa)
Madrid, 2011 (contrastata dalle proteste degli indignados, che lamentavano i costi spropositati per l'evento e si interrogavano su alcune questioni sociali, come l'emergenza abitativa e i diritti civili)
Rio de Janeiro, 2013
Cracovia, 2016 (nello stesso anno della legge Cirinnà, papa Francesco si è espresso contro l'ideologia gender)
Panamá, 2019
Lisbona, 2023
Alcuni spunti di riflessione.
Le sedi delle precedenti GMG toccano soprattutto Paesi - come si vede dalla cartina - europei, nord e sud americani. Denver, proprio nel momento in cui Giovanni Paolo II era popolarissimo negli USA; Colonia, la prima Giornata del Papa tedesco; Cracovia come omaggio a Wojtyła; Panamá, voluta da papa Francesco per consentire alle persone giovani latinoamericane di partecipare a costi contenuti. Certo, c'è stata una GMG in Oceania (caldeggiata dal cardinale George Pell) e una in Asia (nel paese più cattolico). Nessuna invece nel continente africano, dove - soprattutto in alcuni stati come Etiopia, Congo e Kenya - il cattolicesimo è molto diffuso, anche più che negli USA o in Germania.
La scelta della città ospitante determina anche l'accessibilità dell'evento. La newsletter
riporta il caso di una coppia cattolica pakistana che si è vista negare il visto per partecipare alla GMG dallo stato portoghese per timore che possa restare nel Paese in clandestinità. Nell'intervista si parla di almeno altre 217 persone nella stessa situazione. E stiamo parlando del Pakistan, un Paese in cui le persone cristiane sono una minoranza e quindi subiscono uno stigma costante. Stando ai dati pubblicati nel 2011 dall'ONG Portes Ouvertes il 2,2% della popolazione pakistana, quindi 1.098.000 di persone, è cattolico.I Paesi maggiormente colpiti da queste restrizioni, oltre al Pakistan, sono India, Bangladesh, Burkina Faso, Haiti, Nigeria. Anche UCA News sottolinea che gli ostacoli maggiori sono posti davanti ai paesi dell'Asia meridionale.
Chi fa richiesta del visto per partecipare alla GMG, deve allegare una lettera del vescovo che dichiara le finalità del viaggio (e aver già pagato il kit di accesso all'evento). Se non può partecipare perché non ha ottenuto il visto dalle autorità portoghesi, va comunicato il tutto al comitato organizzatore che provvederà al rimborso del 90% della quota pagata nei 90 giorni che seguono la GMG.
Di conseguenza chi è già in ristrettezze economiche e che in alcuni casi subisce discriminazioni per il suo credo religioso deve attendere un rimborso parziale e non può vivere un evento che dovrebbe essere accessibile a livello internazionale proprio per via della sua condizione sociale. Il filo rosso che lega questi (e altri) Paesi, infatti, è la loro situazione economica. La GMG rischia di essere un evento solo per persone e Stati ricchi.
Persone queer cattoliche aggredite alla GMG
Le realtà che, grazie al coordinamento del Global Network of Rainbow Catholics, hanno partecipato al Centro Arco-íris - CRISMHOM, Dignity USA e Ichtys Sevilla - hanno pubblicato un comunicato stampa sulla loro esperienza alla GMG come persone cristiane queer. Orgoglio e comunità, ma anche attacchi e violenza.
Si parla dell'interruzione di una messa LGBT da parte di gruppi conservatori che hanno iniziato a cantare in latino, bandiere rubate, aggressioni verbali, lanci di pietre e persone queer costrette ad allontanarsi dalla veglia perché in pericolo.
Lisbona 2023 è la prima GMG con una presenza ufficiale della comunità cristiana queer, ma non è stata per tutte le persone visibili una GMG facile.
Per renderlo più accessibile, ho tradotto il comunicato stampa in italiano per il Progetto Gionata. Ѐ stato ripresto anche dalla Repubblica e dalla Stampa.
Anche il Global Network of Rainbow Catholics ha pubblicato un comunicato stampa. L’ho tradotto in italiano sempre per il Progetto Gionata.
Dopo che questi comunicati hanno fatto circolare la notizia delle aggressioni in giro per il Mondo, le persone queer cattoliche iberoamericane hanno scritto una lettera al Papa per chiedere giustizia. L’ho tradotta, sempre per il Progetto Gionata naturalmente.
Listona
Cosa ho fatto questa settimana?
Essenzialmente ho partecipato alla GMG. Non dimenticatevi di seguire il profilo IG di Cristianə a chi? e il mio canale Telegram per non perdervi video, foto e altre riflessioni su questo evento.
Ho raccolto le aspettative dei gruppi giovanili e del cristianesimo progressista verso la GMG.
Ho raccontato com'è andata questa GMG, facendo un bilancio dello spazio davvero occupato dai giovani, della rappresentazione del cattolicesimo e della tendenza a nascondere i conflitti.
Ho fatto un bilancio di cosa lascia questa GMG a una Chiesa in fermento. I numeri e i temi volutamente taciuti.
Ho fatto un intervento nella newsletter
, raccontando alla sua autrice Roberta Cavaglià alcune come mi sono sentita in mezzo alla folla della GMG.
Per oggi è tutto!
Grazie per essere arrivatə fino a qui. Ci risentiamo la settimana prossima 🔥