Benvenutə a un nuovo appuntamento con Rassegnati. Dopo tanta progettazione e riflessioni, la rubrica che accompagna i miei sabati da più di due anni ha cambiato forma ed è diventata una newsletter!
Rassegnati è la rubrica settimanale che seleziona un fatto degli ultimi giorni per mostrare com’è stato riportato dalla stampa italiana. Tra strategie comunicative ed errori, viene svelato il filtro che copre ogni notizia. Oggi parliamo della Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Lisbona.
Ma non solo! Breve reminder di cosa troverai ogni sabato:
il riepilogo di una notizia che ha scaldato la stampa e i social e un’analisi di com’è stata raccontata;
una listona delle cose che ho scritto e/o pubblicato durante la settimana;
gli eventi pubblici in cui possiamo incontrarci.
Questa non è solo una newsletter, ma un modo per contribuire alla costruzione di una comunità di persone capaci di leggere il mondo attorno a sé. Se ti piace Rassegnati, se la trovi utile, se credi che possa essere interessante, condividila con chi hai attorno. Aiutami a crescere!
Cristianə alla GMG
Se in questi giorni avete seguito il profilo IG di Cristianə a chi? o il mio canale Telegram, vi siete sicuramente accortə che sto raccontando il mio viaggio verso Lisbona, dove si terrà l’incontro delle/dei giovani con il Papa, la Giornata Mondiale della Gioventù (GMG).
Per me questa è la prima GMG. Anche per questa ragione ho deciso di tenere traccia delle considerazioni che faccio e di condividerle. Prima dell’arrivo di oggi a Lisbona, abbiamo fatto alcune tappe in Spagna, quindi ho sfruttato gli scorsi giorni per raccontare alcune cose della GMG 2023 dal punto di vista che più mi piace e mi rappresenta: quello del cristianesimo femminista e queer.
Per capire meglio cos’è la GMG, leggi il Rassegnati della settimana scorsa.
Ecologia integrale
Per prepararsi alla GMG, il comitato organizzatore ha messo a disposizione del materiale. Su questo voglio concentrarmi durante i primi giorni di viaggio. Perché? Perché ci dice qualcosa su quali temi sono percepiti dalla Chiesa come centrali e affrontabili dalle/dai giovani (e su quali non lo sono). Inoltre questi sono anche alcuni degli aspetti su cui papa Francesco ha concentrato il suo pontificato e che vuole mettere in luce. Un biglietto da visita, insomma.
Disclaimer: queste sono le linee guida date dal comitato organizzatore. Poi ogni parrocchia/unità pastorale/diocesi/etc. si è mossa in autonomia. Noi ad esempio non abbiamo mai visto questi materiali insieme.
Partiamo dal tema n° 1: l'ecologia integrale. Naturalmente lo spunto di riflessione principale è l'enciclica Laudato si' scritta dal pontefice nel 2015. Gli obiettivi sono: accrescere la consapevolezza circa il cambiamento climatico e puntare l'attenzione sulla responsabilità umana, individuale e collettiva.
Tra i video di accompagnamento alla riflessione ce n'è uno in spagnolo intitolato Uno stile di vita ecosostenibile che resta molto sul vago, senza dare strumenti concreti, eppure presenta un elemento importante (e non comune) per il mondo cattolico: il riconoscimento dell'azione giovanile. Il Papa sostiene che bisogna dare credito alla prospettiva che le nuove generazioni hanno del mondo, anche se in dissonanza con ciò a cui la società ci ha abituatə. Se questo modo di vedere il divario intergenerazionale non è completamente sdoganato nella società civile, immaginate nella Chiesa, un'istituzione chiaramente conservatrice.
La convergenza tra ambientalismo e/o attivismo per il clima e fede cristiana non è così recente come può sembrare. Eppure negli ultimi anni (e presumibilmente in futuro) ha ottenuto maggior vigore. La base di questa linea di pensiero che si unisce con l'antispecismo e il femminismo intersezionale è considerare tutti i meccanismi di dominio e interrogarsi su come fermarli: tra i generi, tra orientamenti sessuali/identità di genere, tra etnie, tra aree del Mondo, tra animali umani e non, tra esseri umani e Pianeta. Vi lascio alcuni spunti di riflessione in questo ambito.
1. Su YouTube ho fatto un ciclo di video su un caposaldo dell'ecoteologia di stampo femminista: Gaia e Dio di Rosemary Radford Ruether, che racconta i legami tra fede cristiana, femminismo e questione ambientale. Qui il primo video:
2. L'ultimo corso online proposto dal CTI (Coordinamento Teologhe Italiane) è sull'Ecoteologia delle donne. Unendo l'approccio intersezionale alle competenze teologiche, è stato costruito un percorso per riflettere sul rapporto tra società e natura.
3. Il diacono Marco Ruggeri, tra i promotori della comunità cristiana di base antispecista All brothers and sisters, ha scritto un libro a riguardo: Ama ogni creatura #LikeYourself.
Amicizia sociale
Tema n° 2: l'amicizia sociale. A partire dall'enciclica Fratelli tutti si riflette sul senso di comunità e sull'importanza di quelle che il Papa chiama periferie ma che - riprendendo le parole della femminista bell hooks - potremmo chiamare anche margini. In fondo sono concetti sovrapponibili. L'elogio dei margini o delle periferie è ciò che permette di guardare oltre il proprio privilegio, qualunque esso sia, per aprire gli occhi davanti alle discriminazioni e, in alternativa o in aggiunta, riconoscersi come simili all'interno dello stesso fenomeno oppressivo.
Nelle linee guida si pone l'attenzione sui diritti umani, non garantiti per tuttə e ovunque e sulla necessità di mantenere viva una coscienza storica che permetta di conservare e rendere florida un'eredità collettiva. Nel caso delle comunità marginalizzate questo è ancora più significativo: è il tipo di storia che viene estromessa dalle narrazioni condivise, che rischia di essere dimenticata perché non entra a far parte dell'archivio comune.
Alcuni spunti di riflessione.
1. All'interno della riflessione proposta dal comitato della GMG e di Fratelli tutti non manca un passaggio su quella che papa Francesco chiama "cultura dello scarto" e che contrappone alla "cultura della vita". Si dispiega su vari versanti, alcuni anche vicini al cristianesimo femminista e queer come il contrasto dell'abilismo, ma comprende anche le istanze anti abortiste.
Proprio in merito a ciò, vi propongo l'episodio della 4° stagione di Cristianə a chi? dal titolo Possiamo parlare di aborto?. Quando si parla di aborto la posizione della Chiesa cattolica è un chiaro e fermo no. Nella maggior parte degli ambienti cattolici non è neanche un argomento affrontabile, eppure se ci si allontana dalla semplice contrapposizione pro e contro, si inizia a vedere la complessità della vita ed è questa a rendere possibile e anzi urgente parlare di aborto anche tra cattolicə. Ma come parlarne? Su quali presupposti? E c’è chi lo sta già facendo pubblicamente? Vi diamo alcune risposte.
2. C'è un rischio importante nel farsi promotori della giustizia sociale e dei diritti civili quando si detiene un privilegio: assumere un atteggiamento buonistico parrocchial-pastorale che ha come sottotesto "Io ti sto aiutando, ti sto concedendo dei diritti e quindi tu mi devi essere riconoscente". Ѐ un modus operandi estremamente diffuso nella società civile e ancora di più nella Chiesa ed è quello che nel contesto delle discriminazioni razziali si chiama white saviourism, che vede le persone bianche come salvatrici delle comunità marginalizzate.
C'è un'importante differenza quindi tra accettare chi non rientra nella norma e sostenerlə, creare uno spazio condiviso in cui tuttə possano fiorire e far sentire la propria voce. Ѐ ciò di cui parla J Mase III in uno degli ultimi episodi del podcast Queer Theology. Qui potete ascoltare la puntata dal titolo Centering Black Trans Experience e/o leggere la trascrizione.
3. L'enciclica Fratelli tutti ha suscitato notevoli critiche ancora prima della sua pubblicazione (quando si conoscevano titolo e contenuto). Le ragioni del dissenso sono visibili anche solo in quel "fratelli" che non lascia scampo a un maschile sovraesteso e che non vede le altre identità presenti nella Chiesa con una posizione marginale. Questa impronta è visibile anche all'interno del testo, sia quando si sceglie "uomo" al posto di "essere umano" sia quando si citano solo teologi e non teologhe.
Sulla questione vi consiglio una riflessione di Paola Lazzarini scritta per il Catholic Women's Council, un'organizzazione internazionale di donne cattoliche, e un articolo della Women's Ordination Conference, un ente con sede negli USA che lavora dal 1975 per il sacerdozio femminile.
Amore divino
Tema n° 3 (e ultimo): il grande annuncio dell'amore di Dio. Il testo base su cui si costruisce la riflessione questa volta è il Messaggio per la XXXVII Giornata Mondiale della Gioventù, scritto naturalmente da papa Francesco. Ci si concentra sull'attivarsi davanti all'urgenza, al bisogno proprio e delle persone che ci stanno accanto, che formano una comunità come quella di fede o della società civile. Ѐ un invito a non soggiornare nell'indifferenza e nell'immobilità ma a tendere una mano alle altre persone e a riconoscersi reciprocamente come figlə di Dio.
Alcuni spunti di riflessione.
1. Nell'ottica per cui il grande annuncio dell'amore di Dio ricopre tuttə, l'essere figlə di Dio non avviene a dispetto della nostra identità ma a ragione di essa. Dio non ci ama anche se siamo donne, queer, BIPOC, disabili, poverə, ma ci ama anche perché siamo donne, queer, BIPOC, disabili, poverə. Perché vede ogni tassello della nostra identità e lo percepisce come valido. Lo stesso vale (o dovrebbe valere) per la nostra posizione nella Chiesa. Non siamo membri di questa comunità religiosa anche se siamo donne, queer, BIPOC, disabili, poverə, ma lo siamo anche perché siamo donne, queer, BIPOC, disabili, poverə. Nessunə deve arrogarsi il diritto di riporci al nostro posto perché occupiamo già il nostro posto: uno spazio legittimo.
Vi lascio allora un articolo di Myriam Bettens tradotto per La tenda di Gionata, il più grande e strutturato progetto italiano su queerness e fede. Il titolo è Lesbica e cattolica: il grido d'amore di Dio e racconta proprio di questo amore non a dispetto ma derivante dall'identità di ciascun individuo.
2. Riconoscersi come parte di una comunità ampia, ricca di differenze e anche di contrasti interni è ciò che contraddistingue il cattolicesimo (o per lo meno che dovrebbe). Il cristianesimo di stampo cattolico, infatti, è per sua natura un collettore di sensibilità, percorsi, spiritualità che a volte sembrano collocarsi agli antipodi. C'è posto per i movimenti conservatori così come c'è spazio per le correnti queer e femministe.
A questo proposito vi lascio un episodio del nostro podcast dal titolo Non esiste un solo modo di essere cattolicə. Quando parliamo di una determinata religione, lo facciamo sempre al singolare, come se avesse un’identità ben precisa, che è possibile delineare tracciandone confini e contorni ben definiti; ma se è vero che ogni religione ha il suo pacchetto di credenze, diciamo obbligatorie, non dobbiamo commettere l’errore di ritenerla una realtà poco varia ed esente da incongruenze. Quanti modi ci sono allora di essere cattolicə? E le donne e il femminismo intersezionale che ruolo hanno nel definire e generare queste modalità? Ascoltaci per scoprirlo.
Cosa si dice a Lisbona?
Questo approfondimento nasce dal confronto con Roberta Cavaglià, l’autrice di una delle mie newsletter preferite: Ibérica. Visto che lei si occupa di aprire una finestra sull’altra penisola e spiegare cosa accade in Spagna e Portogallo, le ho chiesto quale impatto sta avendo questo evento sulla città di Lisbona e com’è percepito dalla popolazione locale.
"La relazione tra la popolazione portoghese e la JMJ (Jornada Mundial da Juventude) 2023 non è partita con il piede giusto, ma nelle ultime settimane è decisamente migliorata.
A gennaio, la notizia che il palco-altare costruito per l’occasione sarebbe costato 4 milioni di euro aveva dato vita a una grande polemica, costringendo il sindaco di Lisbona a rivedere il progetto.
A maggio, il francobollo ufficiale dell’evento, creato dall’illustratore italiano Stefano Morri, fu fortemente criticato da alcuni utenti sui social media per i suoi riferimenti al colonialismo portoghese.
L’ultimo sondaggio realizzato dal Centro de Estudos e Sondagens da Universidade Católica a luglio segnala però che il 79% dei rispondenti pensa che la visita di papa Francesco in Portogallo avrà un impatto più positivo che negativo.
La questione economica continua a dividere la popolazione: il 48% pensa che il governo e gli enti locali abbiano speso troppo per organizzare la JMJ, che secondo le ultime stime dovrebbe costare circa 160 milioni di euro. Il 42% sostiene invece che lo stanziamento sia stato adeguato.
Più in generale, più di due terzi degli intervistati (68%) ritiene che l’inchiesta sugli abusi sessuali su minori da parte del clero portoghese diffusa a inizio anno abbia peggiorato l’immagine della Chiesa, ma il 72% ha apprezzato che sia stata condotta.
L’incontro tra il Papa e una trentina di sopravvissutə agli abusi non è incluso nell’itinerario ufficiale per questioni di privacy, ma l’organizzazione della JMJ ha dichiarato che avverrà in maniera discreta durante uno dei sei giorni della manifestazione".
Listona
Cosa ho fatto questa settimana?
Essenzialmente ho partecipato alla GMG. Non dimenticatevi di seguire il profilo IG di Cristianə a chi? e il mio canale Telegram, dove continuerò a pubblicare video, foto e altre riflessioni su questo evento.
Dopo il titolo di Miss Olanda dato alla modella trans Rikkie Valerie Kollè, la patron di Miss Italia Patrizia Mirigliani ha dichiarato l’impossibilità per le donne trans del nostro Paese di accedere al concorso. La comunità trans italiana risponde con una protesta. In questi giorni è uscita la mia intervista a Giona Dagnese, uno degli uomini trans che si sono iscritti a Miss Italia.
Ho dato una mano a Marta Milini, studentessa all'Università di Brescia, che sta raccogliendo dei dati per la sua tesi di laurea. Argomento: sensibilità nella città di Brescia dei servizi alla persona (sanitari, d'istruzione, etc.) rispetto all'identità di genere di chi vi accede. Se siete delle persone trans (binarie o meno) e vivete o gravitate attorno a Brescia, vi chiede - e io con lei - di compilare questo breve questionario anonimo. Ci mettete pochi minuti e le date una grossa mano!
Per oggi è tutto!
Grazie per essere arrivatə fino a qui. Ci risentiamo la settimana prossima 🔥