Benvenutə a un nuovo appuntamento con Rassegnati. Dopo tanta progettazione e riflessioni, la rubrica che accompagna i miei sabati da più di due anni ha cambiato forma ed è diventata una newsletter!
Rassegnati è la rubrica settimanale che seleziona un fatto degli ultimi giorni per mostrare com’è stato riportato dalla stampa italiana. Tra strategie comunicative ed errori, viene svelato il filtro che copre ogni notizia. Oggi si parla dello stupro di Palermo e del ruolo della scuola.
Breve reminder di cosa troverete ogni fine settimana:
il riepilogo di una notizia che ha scaldato la stampa e i social e un’analisi di com’è stata raccontata;
una listona delle cose che ho scritto e/o pubblicato durante la settimana;
gli eventi pubblici in cui possiamo incontrarci.
Questa non è solo una newsletter, ma un modo per contribuire alla costruzione di una comunità di persone capaci di leggere il mondo attorno a sé. Se ti piace Rassegnati, se la trovi utile, se credi che possa essere interessante, condividila con chi hai attorno. Aiutami a crescere!
Sullo stupro di Palermo è già stato detto tutto. Ma forse possiamo aggiungere qualcosa
Sullo stupro di Palermo è stato detto tanto. Il collettivo di insegnanti Assenze ingiustificate - di cui faccio parte - ha provato a rispondere alle domande “Come ci salviamo? Che c'entra la scuola?”.
L’articolo completo è disponibile sul sito del collettivo. Vi riporto alcuni passi significativi e vi invito a leggerlo interamente.
Il fine della scuola non è il bel voto, non è il futuro lavoro: è educare! Educare per riconoscere quello che ci circonda, con le sue storture, e come esse ci influenzano. Solo a quel punto potremo scegliere di cambiare quello sguardo sessista che sfortunatamente ereditiamo e scrollarcelo di dosso. La scuola può essere un luogo di emancipazione e di resistenza che aiuta a indirizzare la propria esistenza e di conseguenza a cambiare, giorno per giorno, la società in cui abitiamo.
La scuola è chiamata a questo, non con la fiera delle banalità tipo: “le donne non si toccano neanche con un fiore” e “attente a non andare in giro la notte da sole” ma andando in profondità, fin da piccoli, bambini e bambine. Senza paura di parlare di stereotipi di genere, di parlare di un modello paritario del rapporto tra sessi, di parlare di coppie diverse da quelle eterosessuali, di parlare di violenza in tutte le sue forme, di imparare a dare un nome alle cose e denunciarle, di decostruire i concetti di maschilismo e virilità di cui la società è imbevuta.
Serve un percorso serio, strutturato e obbligatorio (e non opzionale come è oggi!) fin dalla scuola elementare.
Serve un percorso che non abbia paura dei tabù, che vada oltre allo stile bigotto/banale che accomuna molti dei percorsi già attivi nelle scuole.
Basta girare la testa dall’altra parte, basta restare in superficie accontentandosi della lezioncina.Sradicare questi meccanismi che creano ruoli di potere liberticidi è un atto rivoluzionario vero e necessario ed è una pratica collettiva che parte proprio da qui: dalla scuola
Sempre come Assenze ingiustificate, abbiamo anche raccolto dei materiali utili per diffondere la cultura del consenso in classe. Ci sono video, podcast, libri, risorse online di diverso tipo che possono essere usate in classe, per preparare le lezioni, come compiti delle vacanze/durante l’anno scolastico, etc. Insomma, una piccola raccolta di risorse utili per contrastare la cultura dello stupro a scuola. Le trovate in questo post IG o nel PDF allegato.
A proposito di scuola, dopo le immissioni in ruolo di alcunə vincitrici/vincitori dello scorso concorso, in questi giorni tuttə gli/le insegnanti precarə stanno vivendo l’ansiosa attesa delle nomine. Anche su questo senso di immobilità Assenze ingiustificate ha scritto delle riflessioni interessanti:
Listona
Cosa ho fatto questa settimana?
Questa settimana sono stata impegnata in un laboratorio teatrale intensivo. Si è concluso ieri, dopo aver messo in scena i nostri personali processi a Pilato, proprio quello dei Vangeli. Dopo una rilettura delle Scritture e una ricerca storica, abbiamo dato vita a dieci versioni diverse del prefetto romano che ha decretato la morte di Gesù. Un percorso immersivo nella lettura, nella scrittura e nella recitazione
Parallelamente ho partecipato a una riflessione di sei giorni chiamata "Queerness Every Day" per approfondire le intersezioni tra la queerness e la fede, organizzata dalla piattaforma Queer Theology. Tra i temi: lettura delle Scritture, comunità, conflitto, orgoglio. Ogni giorno è stato accompagnato da una mail con degli stimoli per la riflessione, da delle brevi attività da svolgere e da un momento di condivisione con il gruppo (quasi 300 persone provenienti da tutto il mondo).
Insieme al Progetto Giovani Cristiani LGBT ho raccontato le aggressioni subite dalle persone queer alla GMG di Lisbona. Continuiamo a parlarne anche se la Giornata Mondiale della Gioventù è passata per rendere le persone consapevoli dei fatti e affermare con forza che non c'è spazio per la violenza nella Chiesa.
Ho guardato e recensito il film Red, White and Royal Blue (reso in italiano come Rosso, bianco e sangue blu).
Ci vediamo in giro!
Dimmi dove e quando.
Il 2 settembre ci sarà il Brescia Pride. Io sarò sicuramente presente all’interno del corteo. Se partecipa anche qualcunə di voi, possiamo salutarci! Qui le info sul percorso. Il ritrovo è alle 15.00 in piazza Vittoria. Sull’importanza del Pride, ho scritto uno degli scorsi numeri di Rassegnati:
Per oggi è tutto!
Grazie per essere arrivatə fino a qui. Ci risentiamo la settimana prossima 🔥